Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/317

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crederete abile, me ne incaricherete; in altro caso, lacererete questo foglio. — Tutti gli altri governi accordano per tali opere protezioni, premi, soccorsi. Io non domando nulla di tutto questo, e de’ miei travagli non voglio altra mercede che quella che mi dará la proprietá del mio travaglio medesimo: proprietá che la legge accorda ad ogni autore di qualunque opera. Se il governo vuole agevolarmi, io non domando altro se non che mi faccia riempire un’associazione di un dato numero di copie. L’opera che io progetto è utilissima e tale che interessa tutte le municipalitá e tutte le autoritá costituite. Ma, se io fo quest’opera senza soccorsi, non posso farla però senza protezione. È necessario che il governo mi autorizzi a poter ottenere da tutte le autoritá costituite, da tutte le biblioteche, da tutti gli archivi le notizie de’ fatti che mi occorrono; è necessario che il governo mi raccomandi a tutti coloro che possono cooperare a quest’opera. Ecco le due sole cose che io domando. Se questo progetto avrá l’onore di esser gradito da voi, io vi presenterò il piano che intendo seguire nel formare quest’opera. Ma, o che il progetto sia approvato o che no, io vi prego a considerarlo sempre come un attestato della stima che io ho per voi. Non si propongono oggetti utili alla patria se non a coloro che hanno i talenti necessari per procurarne il bene e le virtú necessarie per desiderarlo...

XXXIX. — Al fratello Michele. — Milano, 3 marzo 1803. — ... La mia salute per ora è buona; ma nell’está passata sono stato attaccato da una malattia di nervi della specie di quella che soffersi costá nell’ 84, e questa volta era anche piú violenta e piú incommoda, perché vi era accompagnata una palpitazione continua di cuore, la quale cresceva fino ad esser insoffribile la sera e nelle posizioni orizzontali. Ho dovuto fare una cura lunghissima e dispendiosa, e non ancora ho finito, perché mi obbligano a prender della china e della valeriana coll’acciaro, e mi dicono che debba continuarla fino a primavera. Tuttavia però sto bene e posso travagliare, che è quello che piú m’interessa. Difatti questa malattia mi ha obbligato a pagar per tre mesi un sostituto nell’officio che avea e mi ha impedito di finire un travaglio di cui mi ha incaricato questo governo; travaglio che, quando sará finito, se mai è approvato, fará la mia situazione e la tua. Sappi dunque che il governo mi ha incaricato di scrivere la Statistica di questa repubblica: io ho giá pronto il primo volume, ed attualmente si