Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/321

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Machiavelli, ma di machiavellismo, setta nata sotto il nome di uno che non era della setta. Cosí l’aristotelismo è diverso da Aristotele ed il platonismo è diverso da Platone. Aristotele e Platone sono due sommi uomini, che io non mi sazio mai di leggere e di ammirare. I platonici e gli aristotelici sono, per l’ordinario, degli imbecilli i quali farebbero pietá se non facessero noia. — Non mi rimane a giustificarmi che sopra una sola cosa, della quale io sono accagionato senza saperne il perché. Chi mai ha detto che il secolo di Leone decimo non debba prendere il suo nome da Leone? e come altrimenti potrebbe chiamarsi, se è il secolo di Leone? In quel mio tratto il senso è chiaro: io voglio dimostrare che il secolo di Leone è superiore a tutti gli altri tre secoli celebri; e, per dimostrarlo, uso quell’argomento che è il piú forte, quell’argomento il quale, logicamente parlando, è l’analisi delle cose, e, parlando grammaticalmente, è il sostituto, la descrizione, ossia la definizione al nome. — «Volete voi vedere — dico io — quanto il secolo di Leone sia grande? Esso è il secolo di Raffaele, di Michelangiolo», ecc. ecc. — Che ha mai di comune il secolo colla descrizione del medesimo? e quando mai i nomi delle cose dipendono da noi? — A voi forse dispiace che il solo nome di Leone sia vinto al paragone di quello di Alessandro, di Augusto, di Luigi decimoquarto. È vero, il secolo di Leone è diverso da Leone. Voi dite che Leone ha il gran merito di aver protette le arti e le scienze, ed è vero. Ma questo merito gli è comune con gli altri, ed i meriti comuni non forman preponderanza. Alessandro protesse le arti e le lettere al pari di Leone, ma superò Leone e come capitano e come re e come conquistatore di un vastissimo impero. Luigi decimoquarto protesse le arti e le lettere ugualmente; ma fece tacer l’Europa al suo cospetto, ma piantò le prime basi della grandezza francese. A’ tempi di Luigi la Francia incominciò a divenire grande, e l’Italia incominciò a divenir piccola a’ tempi di Leone. Se Leone al suo gusto per le arti avesse riunito il genio di Giulio secondo; se avesse saputo ’ imporre un freno ai mali che allora incominciavano a minacciar l’Italia; se... Non dico piú oltre, perché non credo colpa di Leone ciò ch’era colpa de’ suoi tempi. Ma a buon conto, se Leone avesse unito, alle tante belle qualitá che avea, anche le altre di gran guerriero, di politico vasto, di restaurator della sorte politica della sua patria, ecc. ecc., mi potreste voi negare che il suo nome sarebbe piú grande? Non avendolo fatto, e sia questa colpa de’ tempi o