Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/347

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vi è vera ed utile statistica se non vi sono osservazioni costanti, fatte in tutti i luoghi di uno Stato, continuate per moltissimi anni, raccolte tutte in un punto onde sia facile il paragonare e vedere i rapporti delle cose, e dirette dal medesimo spirito e da principi uniformi. Questa veritá, che io mi vanto di esser stato uno de’ primi a conoscere, è stata riconosciuta da quasi tutti i governi dell’ Europa, e quasi tutti hanno istituito un officio permanente di statistica attaccato al ministero dell’Interno. — Vi sono sulla statistica tre sistemi diversi. Il primo è quello di tener una cattedra di statistica nelle universitá; e questo è il sistema antico, nato in Germania e che da molti governi di Germania ancora si ritiene. Questo sistema porta con sé l’inconveniente di servir piú alla pompa che all’utilitá. La statistica, siccome scienza di infiniti e moltiplici fatti, non si può insegnare nel corso scolastico: il professore insegna le nozioni generali, le quali sono sempre le meno utili; si occupa delle statistiche di tutti gli Stati dell’Europa, e trascura il proprio; i suoi uditori finiscono il corso scolastico col saper poco de’ fatti altrui e nulla de’ propri. Questo metodo si va difatti abbandonando. Alcuni altri governi han pensionato un uomo di lettere perché si occupasse della statistica del proprio Stato. Ma quest’uomo isolato non ha potuto saper tutto, non ha potuto osservar sempre, e l’opera sua è stata per l’ordinario piú gloriosa a lui che utile al pubblico. Il miglior sistema è quello di tener un officio permanente presso il ministero dell’Interno. Questo sistema ha adottato la Francia; questo sistema ha adottato ultimamente la Baviera, ecc. ecc. Senza questo officio permanente, tutti gli altri metodi sono inefficaci, e servane di esempio la stessa Francia, il di cui governo invitò tutti i prefetti a fare le statistiche de’ propri dipartimenti. Si vegga in Peuchet la confessione che pochi la fecero, e che tra questi pochi il maggior numero la fece male. Allora il governo ricorse all’espediente di formarne un officio permanente. I doveri di questo officio sarebbero: i. mantenere la corrispondenza con tutt’ i dipartimenti e tutt’ i rami di pubblica amministrazione per avere i dati necessari; 2. fare alla fine di ciascun semestre o di ciascun anno i rapporti al ministero dello stato e di ciò che chiamasi movimento di ciascun ramo della pubblica industria; 3. preparare i materiali per la descrizione statistica dello Stato. — Questi tre doveri principali ne suppongono degli altri. — 1. Preparare l’elenco delle interrogazioni da farsi anno per anno sulla statistica dello Stato. Questo elenco è la base