Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/421

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NOTA 415 piú razionalmente le cattedre universitarie, sopprimendo le cosí dette «accademie», i pensionati maschili e femminili, anzi qualunque accenno a scuole speciali, e, insomma, riproducendo in proporzioni piú modeste e con non grandi ritocchi il Progetto modificato ; —e d’altro canto diè qualche soddisfazione allo Zurlo, non giá conservando quella sua coorte di ispettori, censori e procensori, ma sostituendovi d’accordo con lui, e fors’anche per sua iniziativa, quei «collegi di giury» che si ritrovan poi nel decreto organico del 29 novembre di quell’anno.

Il progetto della seconda commissione («), accompagnato da un breve rapporto dello Zurlo ( 3 ), «meno fatto (diceva Melchiorre Delfico ( 3 )) per dar ragione del contenuto che per indicare i motivi delle variazioni e differenze fra questo» e il Progetto Zurlo, fu rimesso il 27 novembre i8it al re, che vi scrisse di proprio pugno: «Renvoyé á la section de l’Intérieur pour un rapport pour vendredi», ossia pel dopodomani. Rapporto che s’è ritrovato(4) e che reca la firma del presidente effettivo di quella sezione, ossia del Delfico, il quale, nel tempo stabilito, trasmise al re un secondo Progetto modificato (quinto ormai), cioè quello della seconda commissione lievemente ritoccato dalla Sezione ( 5 ). E, come Dio volle, lo stesso giorno (29 novembre) si ripetè, ma con lieto fine, la cerimonia di due anni addietro. Il Consiglio di Stato si radunò in solenne seduta plenaria presieduta dal re( 6 ); la Sezione dell’Interno presentò il secondo Progetto modificato-, il Consiglio, dopo «lunga discussione» e qualche altro ritocco, lo approvò; il Murat si affrettò a firmarlo; e per tal modo ebbe vita il decreto organico di pari data, che, mercé l’inserzione nel Monitore delle Due Sicilie , divenne esecutivo il 13 decembre di quell’anno. 2. — Lettera al Murat. —Sfuggita al Gentile, e quindi ancora inedita, esiste in copia tra i manoscritti del Cuoco (7). Il quale, per farsi meglio intendere dal re, la volle scrivere in francese, ma in (1) Si serba in Arch. di Slato di Napoli, Consiglio di Stato, voi. 161, fase. 41. (2) Quello del 27 nov. 1811 sopra citato. (3) Nel suo inedito rapporto det 29 novembre 1811, piú oltre citato. (4) Nel medesimo fase. 4:, del voi. 161 degli atti del Consiglio di Stato. (5) È allegato al rapporto del Delfico, e reca sue correzioni autografe. (6) Il processo verbale di quella seduta (inedito) si serba nel citato Archivio, Consiglio di Stato, voi. 11, alla data. (7) Busta XV. F. 97, fase. 24.