Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/426

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E fu appunto durante la preparazione di questa che si volle ascoltare il parere del Nostro, il quale lo diè nella presente relazione inedita, scritta dopo il Viaggio in Molise (citato nell’abbozzo di cui si discorrerá or ora) e, naturalmente, prima dell’approvazione della legge, su cui, com’è facile scorgere da un confronto, esercitò un influsso molto notevole.

Un primo abbozzo, di cdi resta ancora qualche frammento tra le sue carte, fu fatto esaminar da lui a un suo amico, che gli comunicò in iscritto alcune osservazioni (0, non restate senza efficacia nella redazione definitiva. Della quale esistono la minuta autografa e una copia, che, non ostante la sua grande scorrettezza («pastruzia» costantemente per «pastorizia», «Heurigem» invece di «Fleurigeon», oltre i consueti errori geografici), s’è presa a fondamento. In essa infatti il Cuoco, pur sorvolando sui molti lapsus e omissioni dell’amanuense (che si son corretti e supplite con l’aiuto della minuta), introdusse parecchie giunte e correzioni, talune indicate a voce al copista di mano in mano che la eseguiva, altre segnate da lui stesso a penna nel rivederla (*). III PAGINE SPARSE. i. — Tra i manoscritti del Cuoco(3) esiste, autografa, la minuta d’uno schema di contratto concepito cosí: I proprietari del Corriere di Napoli fanno col signor Simone, stampatore di questa cittá, la seguente convenzione: 1. Il sopradetto signor Simone si obbliga di stampare i numeri del sopradetto Corriere in carta e caratteri simili a quelli del foglio annesso alla presente scrittura e cifrato dal Simone e dai proprietari. 2 . Il prezzo convenuto per la sopradetla stampa è di ducati... per ogni mille copie; per mille e cinquecento, ducati..., e per duemila, ducati... Bene inteso che la carta anderá per conto di Simone. Se poi la (1) Pres. voi., p. 356 sgg. (2) L’abbozzo, la minuta e la copia si serbano in Mss. Cuoco, busta XV. F. 98, fase. 27. (3) Busta XV. F. 99, fase. 53.