Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari – Periodo milanese, 1924 – BEIC 1795489.djvu/195

Da Wikisource.

ogni cosa: | no n vi è rimasto che la sua mente sola. La sua _ mente pensa, cioè agiscerè 7 ^gen 3 o - eTÌftetTencIo iópra tutte le sue azioni, crea ciò che noi uomini del volgo chiamiamo «filosofia» e «mondo»; e questa stessa carta che io ti scrivo, la quale è scritta da me e letta da te, finché non lo saprá Schelling non esisterá, e, quando lo saprá, allora incomincerá ad esistere, e non ne saremo né io l’autore né tu il lettore, ma egli sará il solo che l’avrá scritta e letta.

Jj on ti parlerò de’ princip i fondamentali di questa sua nuova filosofia. forse non li comprenderesti, come non li comprendo io. Ma od i come Schellin g d al «me» fa creare tqtte l e altre cose.

11 «me» s i mostra al principio come una cosa infinita , la sario. E la sensazione sai tu cosa sia? È l’atto del «me» giá limitato che contempla il limite suo. La coscienza è il risultato di due forze opposte, una eccentrica, l’altra concentrica; quella ideale, questa reale; ma ambedue infinite e capaci d’infinito numero di azioni. Queste due forze combattono sempre. Schelling ha veduti i loro combattimenti, e li descrive con tanta esattezza e tant’aria di veracitá che ti par leggere i Commentari di Cesare. I combattenti erano egualmente forti, egualmente ostinati: poco mancò che non rimanessero morti ambedue sul campo di battaglia; ed allora addio mondo. Ma, per buona sorte, questo pericolo svani: surse una terza fqry.a che i dentj ficò i due nemici e prolungò il duello. Or che credi tu essere la vita del mondo?

la durata di onesto duello. La storia altro non è che «la relazione costante d’un certo ideale in un genere intero di esseri». Essa si avvicina sempre a questo ideale; ma il momento in cui lo raggiugnerá non può esser determinato né per esperienza né per teoria: «è un articolo di fede dell’uomo che agisce». La storia del passato non è che apparenza: apparenza è la storia del futuro, e può esser indovinata coll’istesso grado