Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari – Periodo milanese, 1924 – BEIC 1795489.djvu/340

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civile. Quindi è che il suo libro, agli occhi di molti, manca di un fondamento di veritá assoluta, e non è altro che una raccolta di ingegnose e sensate osservazioni, una raccolta di esperienze sulle leggi; e quasi quasi si sarebbe tentati di ripetere l’acuto giudizio di Voltaire, il quale non giá Esprit des lois, ma soleva chiamarlo Esprit sur les lois. Quindi, agli occhi di moltissimi, manca di unitá e d’insieme, onde poi ne è nata l’accusa che manchi di metodo; accusa dalla quale non l’ha potuto liberare neanche l’ingegno estremamente metodico di D’Alembert. Perché, difatti, come dimostrare resistenza del metodo in un libro nel quale mancano le idee generali, dalle quali solamente il metodo può nascere? Finalmente Montesquieu, prendendo a considerare ciascuna delle cagioni e degli effetti delle leggi separatamente dalle altre, non ha potuto evitare l’inconveniente di dar soverchia influenza a ciascuna cagione. Nessuna di esse è ben definita, perché, mentre ciascuna agisce per sé, vi rimane sempre a sapere come il concorso di tutte limita, modifica la forza di ciascuna. Quindi le tante dispute che sui principi di Montesquieu sono nate. E difatti come evitar le dispute, se, leggendo lo Spirito delle leggi, voi non potete evitare l’effetto della sua lettura, pel quale in ogni libro vi pare di vedere che quella cagione, della quale in quel libro si tratta, sia la piú potente? Leggete «clima», e tutto vi par clima. Leggete «popolazione», e tutto vi pare esser effetto della popolazione, ecc. ecc.

Il primo, il vero fondatore della scienza della legislazione universale, almeno a creder mio, è l’italiano Gian Battista Vico. Le di lui opere, pubblicate al principio del secolo scorso, non ottennero tutta la celebritá che meritavano, tra per cagion dello stile, che non è cereamente il migliore ed allontana ogni lettore volgare, tra per le idee, le quali erano superiori ai suoi tempi. Genovesi, Beccaria, Filangieri e Pagano han messo il nome di Vico nel lume che meritava, ed hanno rese volgari molte parti della di lui dottrina.

Vico, dunque, colle sue due opere, una intitolata De universi iuris principio et fine uno , l’altra intitolata Scienza nuova , piantò