Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari – Periodo milanese, 1924 – BEIC 1795489.djvu/43

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proponeva di diminuir l’influenza del potere centrale, e questa diminuzione dovea ottenersi coH’accrescimento del potere del •maggior numero de’ membri.

IX

L’interesse della Prussia la univa alla Francia finché non ebbe altra rivale che l’Austria. La guerra de’ sette anni, cagionata o almeno resa piú lunga da un’alleanza mal calcolata tra l’Austria e la Francia, la costrinse ad unirsi all’Inghilterra; cd allora sursero in Berlino quasi due sètte di politici, molto ben descritte da Segur, delle quali una rimase pel partito francese, l’altra segui l’inglese. Ne’ primi giorni del regno del successore di Federico prevalse la seconda, forse non per altra ragione se non perché la prima avea preponderato sotto il regno dell’antecessore. Ma si tardò poco a ritornare sulle antiche vie, e la Prussia ne colse nuovi vantaggi. Qual sarebbe oggi la ragione che potrebbe muover la Prussia ad unirsi coll’Inghilterra? L’esempio dell’alleanza segnata da Bernis e Kaunitz è ben difficile che si rinnovi. Sono estinti in Olanda tutti i partiti ed a favore e contro dello statolder; manca quel vincolo di parentela, i diritti della quale, difesi in comune dall’Inghilterra e dalla Prussia, potevano esser occasione di alleanza contro la Francia, che difendeva il partito opposto. L’Annover, quando anche si possedesse dall’Inghilterra, sarebbe occasione piuttosto di gelosia che di amicizia. La Prussia, posta in mezzo tra la Russia, l’Austria e la Francia, non ha altro interesse che quello di rimaner neutrale. Essa potrebbe colla sua alleanza dar la superioritá a quella a cui s’unisse; ma questa superioritá si acquisterebbe a sue spese. E, riguardo all’Inghilterra, oggi che la Prussia ha porti e commercio, qual altro interesse maggiore può avere che quello di conservar la neutralitá, sorgente sempre di commercio vastissimo e ricchissimo? Quando l’Annoverese era posseduto dagl’inglesi, essi facevano tutto il commercio colla Germania per le vie di Amburgo e di Brema; oggi son costretti a farlo per la via de’ porti prussiani; talché, per