Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari – Periodo milanese, 1924 – BEIC 1795489.djvu/47

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del commercio suo e per le quali tante volte ha intraprese e sostenute delle guerre; quando si persuadesse di una veritá della quale non ha voluto convenir mai, cioè che la popolazione e l’industria degli altri popoli ritorna a suo vantaggio, perché dá occasione di un consumo maggiore, e che quattro, che provvedono un mercato di cento milioni di uomini ricchi, fanno un commercio migliore di colui che è solo a provvedere un mercato di dodeci e poveri. Quella che chiamasi «ragion delle genti di Europa» è il risultato della politica privata delle varie nazioni che la compongono, e specialmente delle preponderanti. Se l’Inghilterra cangiasse le leggi del suo monopolio commerciale, chi può prevedere quali conseguenze ne nascerebbero nell’Europa? Montesquieu attribuisce la grandezza de’ romani al loro costume di cangiar massime a misura che cangiavano le circostanze, e la loro decadenza alla caparbietá di voler conservare le massime quando le circostanze eran cangiate. Quest’ultimo rimprovero non si potrebbe fare a molte nazioni dell’Europa?

E non sarebbe questa la ragione, segreta ma vera, per la quale si vedono alcune nazioni ottener grandissimi vantaggi sulle altre nell’epoche di quelle grandi rivoluzioni, le quali cangiano al tempo istesso e le circostanze e le massime? Vi sarebbe da scommettere uno contro cento che il maggior numero dei politici inglesi non ha ancora compreso il cangiamento avvenuto nelle circostanze e nelle opinioni dell’Europa. La situazione politica della Porta rassomiglia in parte a quella della Spagna: ambedue hanno necessitá dell’amicizia della Francia, ed il bisogno, che ne ha la Porta, è anche maggiore. Tra la Spagna e la Francia vi potrebbe esser quella naturale rivalitá, che quasi sempre, or occulta, or palese, bolle tra le potenze confinanti. Ma, siccome è nel tempo istesso potenza europea ed americana, cosí ha de’ rivali e nell’una e nell’altra parte del globo: nella prima i francesi, nella seconda gl’inglesi; e questi due, essendo rivali anche tra loro, la ragione consiglia seguir le parti di colui che abbia e minor volontá e facilitá minore di offendere. Or è fuori di ogni contro-