Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari – Periodo milanese, 1924 – BEIC 1795489.djvu/70

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Nell’ impero greco Cesare usurpò ciò che era di Dio; e, mentre ivi tanti mali avvenivano per questo abuso, Teodorico dava nell’Italia l’esempio di ciò che deve un principe savio alla religione. Egli la rispettò e la fece rispettare. Rigido conservatore della autoritá regía, fu giusto giudice nella controversia tra il pontefice Simmaco ed il suo competitore Lorenzo, e favori la causa giusta. Avendo trovato innocente il vescovo di Augusta, che egli stesso avea sospeso dietro le accuse de’ suoi nemici, commise al vescovo di Milano il punir questi come calunniatori. È degna di leggersi la lettera diciottesima del libro secondo di Cassiodoro, per veder come e con quali modificazioni questo sapientissimo ministro di un gran sovrano concedeva ai vescovi il diritto di giudicare nelle cause de’ chierici. Teodorico volea esser il sovrano egualmente e de’ laici e de’ preti.

Ma la vita di Teodorico fini; i suoi successori non ebbero le sue virtú; Cassiodoro si ritirò, annoiato degli uomini, in una solitudine; dopo pochi anni, fini lo stesso regno dei goti. Surse allora in tutta l’Europa un nuovo ordine di cose, e da questo nuovo ordine sorsero controversie religiose di una natura diversa da quelle che avevano agitato e distrutto l’Oriente. Ivi fu spesso usurpato ciò che era di Dio: qui piú frequentemente turbato ciò che era di Cesare. il Delle vicende della giurisdizione ecclesiastica nell’Occidente hanno scritto moltissimi, tra i quali un gran numero forse non è stato esente da ogni spirito di partito. Noi crediamo che l’indicar le cagioni, per le quali si confusero i limili delle due giurisdizioni, sia il piú giusto elogio che far si possa e del nostro governo e della Santa Sede, che con tanta prudenza li hanno ristabiliti. «Tutto ciò — scriveva san Bernardo ad Eugenio papa, suo discepolo — tutto ciò che tu hai ricevuto non da Cristo, ma da Costantino, io ti consiglio a ritenerlo a seconda de’ tempi, ma non mai a pretenderlo come un diritto».

Le cagioni principali, a creder nostro, sono le seguenti: