Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari – Periodo milanese, 1924 – BEIC 1795489.djvu/81

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Dobbiamo ai tempi ed agli ordini pubblici l’abolizione della confisca. Essa è la pena de’ popoli barbari e de’ governi corrotti, perché i primi non conoscono le vere rendite dello Stato, i secondi l’esauriscono tutte. Prima che sorgesse 4a scienza della pubblica economia, la confisca era calcolala tra le prime rendite del sovrano; e non è raro ne* secoli di mezzo veder o finti o istigati i delitti per poter acquistare i beni de’ rei. Sono note le parole che l’imbecille ministro di Filippo quarto disse nel dargli la nuova della ribellione del duca di Braganza, di quella ribellione che tolse alla Spagna il Portogallo: — Io mi congratulo con Vostra Maestá per la ricca confisca clic potrá fare tra poco. — Piú difficile sembra abolir l’idea dell’infamia, perche essa dipende interamente dall’opinione, e poco o nulla può la legge, lo distinguo l’infamia personale dall’altra infamia che pare sopravvivere al reo per punire gl’innocenti. La legge altro non potrebbe fare che abolirla. Ma lo dirò io? L’unica ragione, per cui i governi non si indurranno mai facilmente ad abolirla, è il ritrovarsi nella legge ♦ Quisquis», che quasi tutti credono esser indispensabile alla conservazione di ogni Stato. Chi dettò questa legge? Arcadio ed Onorio, i due piú imbecilli successori di Augusto: dico «i due piú imbecilli», perché Tiberio istesso, che era solamente scellerato, si sarebbe ben guardato di condannar alla morte ed all’infamia chi non avesse fatto altro che ricorrere a lui contro un suo ministro. Sotto i nomi di Arcadio e di Onorio si riconosce il prepotente ministro Rufino; ed una legge simile, dice Montesquieu, vide la Francia quando un altro Rufino era ministro di un altro Arcadio, quando Richelieu regnava per Luigi dccimotcrzo. Per questi delitti, dunque, le leggi di quasi tutte le nazioni ritengon l’infamia: il costume pubblico, al contrario, l’attacca a quegli altri delitti de’ quali non parla la legge. Questa dichiara infami i figli di un reo di opinioni, quello ha per infami i figli di un assassino; e sará egualmente difficile che la legge tolga l’infamia ai primi o che il costume la tolga ai secondi. Non abbiamo finora che la sola Inghilterra, dove l’opinione pubblica sia giusta cogli innocenti. Ma forsi quest’utile