Pagina:Cuoco - Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, Laterza, 1913.djvu/245

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frammento secondo 235

appuntino qual uso le nostre popolazioni farebbero della loro sovranitá municipale. — Ma pure taluna direbbe, farebbe?... — Ebbene: allora la forza di tutte le altre, la forza del governo le manterrebbe a dovere. — Ma se tutte, se il maggior numero?. . . — Ed allora, caro mio filosofo, scuoti la polvere dei tuoi piedi, ed abbandona una cittá che non ti vuol ricevere. Essa è piú forte di te, ed in conseguenza è piú giusta; poiché, se è piú forte, dev’esser anche la piú numerosa, e siccome la giustizia non è che la massima felicitá divisa pel massimo numero delle persone, cosí tu, che hai reso questo maggior numero scontento, devi aver necessariamente il torto.

Il popolo ama il governo tanto quanto il governo ama il popolo. E come non amerebbe un governo buono, dice Gordon, mentre tanta affezione mostra anche per que’ sovrani che meno la meritano? Egli spesso ha ragione, sempre è potente; eppure è sempre l’ultimo a far valere i suoi diritti: tanto il rispetto per la santitá delle leggi e l’amore dell’ordine può sull’animo suo!

Sei tu ormai persuaso della ragionevolezza dell’articolo, che io vorrei fondamentale nella costituzione nostra? Tu mi concederai anche questo secondo: «Se due o tre popolazioni diverse avranno interessi comuni, potranno provvedervi allo stesso modo; ed, ogni qual volta le loro risoluzioni saranno uniformi, avranno forza di legge obbligatoria per tutte le popolazioni, interessate».

Finché si possono riunire le popolazioni, è superflua la rappresentanza. Ma subito che gl’interessi diventano troppo estesi, ed impossibile riesce riunire le popolazioni, la rappresentanza diventa necessaria. Gli oggetti generali appunto sono quelli per li quali il popolo è inetto, e meglio sono affidati ad un congresso di savi.

Noi dunque avremo un’assemblea di rappresentanti, il numero de’ quali sará proporzionato alla nostra popolazione. Pagano ha seguita la divisione de’ dipartimenti fatta dal nostro Zannoni, e, dando ad ogni dipartimento dieci rappresentanti, ha formato un corpo legislativo di centosettanta individui. Mi sarebbe piaciuto che il numero dei rappresentanti fosse stato eguale a quello de’ cantoni, cosicché ogni rappresentante appartenesse