Pagina:Cuoco - Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, Laterza, 1913.djvu/323

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rapporto al cittadino carnot 313

il ritratto, dietro l’idea che il mio spirito se ne ha formata. Eccolo in breve.

Fondete la sensualitá di Sardanapalo, la ferocia di Mezenzio, l’imbecillitá di Claudio, la viltá di Vitellio, la perfídia di Ferdinando il cattolico nella testa di un mostro, che ha le membra umane ed il taglio gigantesco, e voi avrete Ferdinando Capeto. Disgraziatamente per l’umanitá, un tiranno di questo calibro ha avuta in moglie la piú perversa e la piú disonorata delle figlie di Maria Teresa d’Austria. Questa donna unisce alle dissolutezze di ogni specie l’ambizione la piú smisurata di regnare: bigotta in apparenza, fredda atea nell’interno, dá continuamente il segnale della credulitá la piú cieca, e, ad imitazione di Anna di Montmorency, per gloria del cielo fa la guerra agli uomini i piú distinti nella sfera de’ talenti e delle virtú: bassa ne’ sentimenti, orgogliosa, intrigante, volubile, non ha della fermezza che nella crudeltá e nell’odiare tutto ciò che le dá ombra di sospetto.

La celebre ode, che si attribuisce al cittadino Laharpe, indirizzata alla famosa Antonietta, con maggior ragione si può adattare a Carolina, di lei germana sorella; la quale, continuando a vivere per nostra disgrazia, ha sorpassata la prima nella carriera delle scelleraggini e delle turpitudini1:

     Mostro, surto in mezzo al gelo,
scempio e orror del nostro cielo,
     la mia patria a quali serbi
nuovi affanni e strazi acerbi?
     Deh, ti appressa, indegna, e mira
come un popolo sospira
     negli abissi ampi e tremendi
de’ tuoi falli atroci, orrendi!

  1.      Monstre èchappè de Germanie,
    le désastre de nos climats,
    jusqu’á quand cantre ma patrie
    commetteras-tu tes attentats?
         Apprôche, femme dètèstable,
    regarde l’abíme effroyable,
    où tes crimes nous ont plongès!
    Veux-tu donc, extrème en ta rage,