Pagina:Cuoco - Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, Laterza, 1913.djvu/362

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352 rapporto al cittadino carnot

discordia e della guerra civile; quindi a Vienna, per preparare un nuovo diluvio di mali e per sommergervi l’Europa intera. A buon conto, questa donna infernale imita Caligola nel desiderare che tutto il genere umano avesse una sola testa per poterla recidere.


p. 320, v. 14. Il generale Pignatelli avea ricevuto ordine dalla corte che, se i francesi si approssimavano alle porte di Napoli, egli incendiasse l’arsenale, facesse scoppiare una mina sotto la cittá, e che il castello Sant’Elmo la riducesse in cenere bombardandola. Pignatelli non ebbe tempo ad eseguire tutte queste esecrabili scelleraggini. Fuggí in Palermo, dove fu imprigionato per non aver eseguiti i comandi in tutta la loro estensione. Ecco come i re sono nell’ordine morale ciocché i mostri sono nel fisico. Popoli della terra! calcolate una volta i vostri interessi, facendo scomparire il fascino dell’impostura, i prestigi dell’errore. Conoscete l’indole degli assassini coronati, che in tempo di pace vi fanno una guerra di distruzione; armate le vostre braccia del pugnale della rivolta; unitevi in un’immensa assemblea, in seno di cui suonerete la generale per esterminare i felloni della vostra sovranitá.


p. 322, v. 27. Sin dall’epoca in cui Bonaparte sulla cima delle Alpi risvegliò gli assonnati spiriti italiani collo strepito delle sue armi, pose a giorno i suoi disegni di sottrarre dal giogo queste nostre contrade. Ecco i suoi proclami:

Sì, o soldati, voi avete fatto molto... Ma non vi resta forse piú nulla a fare? Si dirá di noi che abbiamo saputo vincere, ma non profittare della vittoria? La posteritá ci rimprovererá di aver trovato Capua nella Lombardia?...

Coloro che hanno aguzzat’i pugnali della guerra civile in Francia, che hanno vilmente assassinati i nostri ministri, incendiati i nostri vascelli a Tolone, tremino. L’ora della vendetta è suonata.

Ma i popoli sieno senza inquietitudine: noi siamo amici di tutt’i popoli, e particolarmente de’ discendenti da’ Bruti, dagli Scipioni e dagli uomini grandi che abbiamo presi per modelli.

Ristabilire il Campidoglio, collocare onorevolmente le statue degli eroi che lo resero celebre, risvegliare il roman popolo anneghittito da piú secoli di schiavitú; tale sará il frutto delle vostre vittorie: esse faranno epoca nella posteritá; voi avrete la gloria immortale di cangiar l’aspetto della piú bella parte dell’Europa.

Popoli dell’Italia! l’armata francese viene per rompere le vostre catene. Il popolo francese è l’amico di tutt’i popoli: venitegli incontro con piena