Pagina:D'Annunzio - Isaotta Guttadauro, 1886.djvu/101

Da Wikisource.


IL CAVALIERE DELLA MORTE

In un’antica stampa de ’l Durero
va contro maghi e draghi a la battaglia
tutto chiuso ne l’arme un Cavaliero
su ’l gran cavallo coperto di scaglia:

a ’l fianco l’accompagna da scudiero
la Morte senza piastra e senza maglia,
dietro gli segue da valletto il nero
Peccato; e fosca innanzi è la boscaglia.

Io così, nuovamente, a la conquista
de l’Arte e de l’Amor, salgo la vita;
ma il mio bieco scudier non mi rattrista,

ma il valletto ridendo alto m’incita
ed incanto non v’ha che mi resista,
poi che già in groppa, o Bella, io l’ho rapita.