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Pagina:D'Annunzio - L'Isottèo-La Chimera, Milano, Treves, 1906.djvu/341

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è una semplice e pura ed anche, se si vuole, oziosa esercitazione di stile e di metrica.


Donna Francesca, XII, pagina 168.

Fra Bartolomeo Della Porta, domenicano di San Marco, uno dei più singolari artefici del Rinascimento fiorentino, soleva, come altri, prima di cercar le pieghe delle vesti per le sue figure sacre, disegnare i corpi nudi dal vero. La pittura di cui si parla è una tavola che gli fu allogata da Piero Soderini per la sala del Consiglio, “nella quale sono tutti e’ protettori della città di Fiorenza, e que’ santi che nel giorno loro la città ha aute le sue vittorie„, come porta il Vasari.

La Galleria delli Uffici possiede alcuni bellissimi disegni che il frate fece per la detta tavola. Uno di quei disegni (n. 1204), eseguito a penna, rappresenta nude le figure comprese nella parte inferiore della composizione; e tra le figure è la Vergine assisa con su le ginocchia il bambino Gesù.


Donna Francesca, XIV, pagina 170.

La miniatura del Breviario del cardinal Grimani, attribuita al Memling, rappresenta li angeli che offrono a Dio l’anime de’ nuovi eletti. Si trova a Venezia, nella Biblioteca di San Marco.