Pagina:D'Annunzio - Laudi, III.djvu/54

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DELLE LAUDI - LIBRO



O
PAN, dammi il tuo frumento,

dammi l’oro della mia mèsse
australe e la furia degli Austri
libici e la furia dei cavalli
180dall’ugne adorne di lampi!
Non qui non qui ebbi i miei campi,
non qui ebbi i miei plaustri,
ma nel grande Lazio tirreno,
fino a Minturno,
185fino a Sinuessa,
nella terra ebra di Massico
nella terra ebra di Cècubo,
a Fondi lacustre,
ad Amicle marina,
190ad Ardea danaèia
ov’arde il sangue di Turno,
e su la curva spiaggia nomata
dalla nutrice eneia,
di qua dal rapace Volturno,
195e presso lo stagno taciturno
pingue di calami e d’ulve
ove di Latino il lauro vige
tra le spiche fatte più fulve,
e ad Anzio amor del pirata
200e della Fortuna crudeli
e del crudele Imperatore,


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