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4 san pantaleone.


‟Racconta! racconta!” incitavano li altri, guardandosi in faccia, presi da una strana avidità di ascoltare cose meravigliose; mentre la favola di bocca in bocca si spandeva rapidamente per la moltitudine assembrata.

II.


La gran plaga vermiglia dall’orizzonte saliva lentamente verso lo zenit, tendeva ad occupare tutta la cupola del cielo. Un vapore di metallo in fusione pareva ondeggiare su i tetti delle case; e nel chiarore discendente dal crepuscolo raggi gialli e violetti si mescolavano con un tremolío d’iridescenza. Una lunga striscia più luminosa fuggiva verso una strada sboccante su l’argine del fiume; e s’intravedeva al fondo il fiammeggiamento delle acque tra i fusti lunghi e smilzi dei pioppetti; poi un lembo di campagna asiatica, dove le vecchie torri saracene si levavano confusamente come isolotti di pietra fra le caligini. Le emanazioni affocanti del fieno mietuto si spandevano nell’aria; era a tratti come un odore di bachi putrefatti tra la frasca. Stuoli di rondini attraversavano lo spazio con molto schiamazzo di stridi, trafficando dai greti del fiume alle gronde.