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LA MORTE DI SANCIO PANZA.



Quando entrò Donna Letizia tenendo l’infermo su le belle braccia carnose con un’attitudine di misericordia lacrimevole, tutte le figlie accorsero a torno intenerite ed esalarono la gentil pietà dell’animo in querele gemebonde. Le voci femminili risonavano così nella stanza confusamente, tra i romori che dal traffico della strada salivano per le vetrate aperte; e al compianto delle fanciulle si mescevano in quel punto le interiezioni d’un cerretano magnificatore d’acque angelicali e di polveri mirifiche.

Il cane, su le braccia della signora, ebbe allora un lieve tremito che gli corse per tutto il dorso fino alla estremità della coda; tentò di sollevare le palpebre, di volgere alle carezze que’ suoi enormi occhi pieni di gratitudine. Moveva la testa in certi sforzi penosi, come se le corde del collo gli si fossero irrigidite; aveva la bocca semiaperta,