Pagina:D'Annunzio - Laudi, I.djvu/246

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LAUDI DEL CIELO E DEL MARE


O ruota d’Issione! [La ruota dell’ira]
Rivolgeasi tutta la volta
come ruota sopra di me,
e il dolor mio n’era l’asse
stridente e risfavillante.
Tutto quel ciel disperato
6118di bellezza sopra di me
era come ruota di ferro
trattata da un’ira gigante.
E come le festuche e le scorze
e il fimo e la polve e la melma
dintorno alle ruote dei plàustri
là nella carraia romana,
6125così dintorno a quell’una
amore odio eccidio spavento
sacrifizio supplizio
delirio dell’anima umana
tutti i mali e tutte le colpe
e tutte le cieche speranze
trascinati erano e franti
6132nell’inesorabile giro.

E io dissi morendo:
“Anima mia, vedo te?
vedo le tue speranze
le tue colpe i tuoi mali
nell’inesorabile giro?
Anima mia, vedo in te
6139le larve delle parole,
i sogni pulverulenti,


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