Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. I, 1918 – BEIC 1797111.djvu/23

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matrigna. Mio padre era con lei; ma non gli permise la cruda donna di venir a trovarmi. Venne ella sola; e, fingendo per me tutta la tenerezza e l’amore di madre: — Figliuola — diss’ella, — odo che non avete la vocazione di darvi a Dio: bisogna dunque darvi al mondo. Vostro padre, che mi ha lasciata la cura della vostra futura sorte e che sa che meno non v’amo di quello che farei se foste mia propria figlia, v’ofTre uno sposo, ch’io v’ho giá scelto e che può assicurare la vera felicitá della vostra vita. Se promettete ubbidire a’ voleri miei, che sono quelli di vostro padre, preparatevi a uscire domani da queste mura che non amate; se no... — Io, che odiava il convento, le monache e le loro pratiche, e che dopo sei anni di prigionia desiderava ardentemente la libertá, sopra tutto per veder e abbracciare quello a cui doveva la vita, appena udii questo «se no», che sorsi sollecitamente dal loco dove sedeva, mi gettai al collo di quella donna che poco conosceva, e: — Tutto — dissi, — mia cara madre, tutto son pronta a fare quel che a voi piace. — M’abbracciò allora anch’essa e mi baciò piú volte teneramente, e volle che uscissi dal convento, senza aspettar il domani. Andammo allora aH’albergo, dov’era mio padre. — È questa mia figlia? — gridò egli altamente, vedendomi. — Vostra figlia, e figlia ubbidiente — rispose la perfida. Ripigliò allora la natura tutti i suoi dritti. Non è necessario dirvi i suoi baci, le sue carezze, i suoi trasporti ed i miei.

Partimmo tosto per Napoli, dove arrivata, ad altro non si pensò che ai preparativi del mio matrimonio. La mia matrigna m’aveva dato due stanze contigue alle sue, dove custodivami gelosamente, senza lasciarmi vedere o parlare da sola a sola con chi che sia. Io non sapeva qual giudizio formar dovessi di que sta strana riservatezza. Un giorno, mentre io stava del tutto immersa in questo pensiero, entrò improvvisamente nella mia camera la matrigna, mi trasse con sé nella sua e vi si chiuse meco, e, traendo da un ai madio uno scrignetto pieno di perle e di gemme : — Questo — mi disse — è il primo dono del vostro sposo, il resto, che corrisponde perfettamente al suo grado, lo troverete da lui. Non siate ingrata alla mia bontá, all’amicizia mia. — Da Ponte, Memorie.