Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. I, 1918 – BEIC 1797111.djvu/267

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per un fallimento del primo socio. Nardini proposemi un’associazione in loco di Dulau, ed io accettai la sua offertaci. Pubblicammo diverse opere, tra le quali, a mie proprie spese, gli Animali parlanti di Casti, poema che trovò molti partigiani anche nella capitale dell’Inghilterra.

Mentre si stava stampando, l’abate Michele Colombo, letterato di vaglia, gran filologo, colto poeta e particolarissimo amico mio, capitò a Londra, in carattere di aio e custode di duenobili giovanetti italiani. Vennero questi varie volte nella mia bottega. Accadde che un giorno, inentr’essi v’erano, mi si portò un foglio di quel poema per correggerlo ; e questi giovinetti, vedendolo, mi chiesero l’opinion mia. Dopo aver soddisfatto alla lor domanda: — Mi pare — soggiunsi — che questo poema sarebbe piú ricercato se la metafora fosse piú intesa; il che si potrebbe fare assai facilmente, a giudizio mio. Si dovrebbe altresí — dissi seguitando — cangiar od almeno ommettere alcuni versi, ora troppo sconci, ora troppo liberi, per rendere la lettura di quello piú generale. — Parvero approvare quel ch’io diceva; ma, quando poi trovarono Casti a Parigi, dissero tali cose a quel buon vecchio, che non potè trattenersi dallo scrivermi una severissima lettera, che si leggerá, a quel che parmi, con molto interesse.

Parigi, li 29 novembre 1802. Amico caro, è piú d’un mese che ricevei a nome vostro da un tal Maniaco, se non erro, tre volumi elegantemente impressi, contenenti una raccolta di poesie de’ migliori nostri autori. Ho differito di ringraziarvene, perché il Maniaco mi fece sperare che fra qualche giorno avrei ricevuto una vostra lettera. Quella non e comparsa ancora. Non credo di dover piú lungamente differire a farvene i miei ringraziamenti. L’edizione è nitida e beila, e fa piacere a vederla e a leggerla, lo non ignorava il vostro buon gusto; ma, vedendone le prove, me ne congratulo con voi. (1) Fui dunque socio del signor Leonardo Nardini e non di Dulau, come asserí per equivoco lo scriltor áe\Y Antologia fiorentina: è bene che ciò si sappia.