Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. I, 1918 – BEIC 1797111.djvu/280

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i creditori miei, o, per meglio dire, di Taylor, Corri e Rovedini, erano o avvocati o usurai. — Potete — disse seguitando — fare una pruova; e, se non giova, come non gioverá, andate in America, restate finché s’accomodano le mie faccende (e sapete che, quando le logge vendute per un certo tempo tornano a me, si devono accomodare), e allor tornerete a Londra senza timori.

Vi prometto frattanto di mandarvi, finché vi rimarrete, tutto il vostro salario come poeta, e voi potrete mandarmi qualche opera pel mio teatro. — Queste parole mi piacquero: nulladimeno volli pruovare s’era possibile di far intendere ragione a que’ duri animi. Il giorno primo di marzo dell’anno 1805, verso le sei della sera, si unirono tutti insieme. Il mio avvocato presentò loro i miei conti, s’offerse di riscuotere quello che a me era dovuto e di pagare quello che agli altri io dovea. Ascoltarono con pazienza, bevvero dodici bottiglie di vino, che, per farmi una grazia, mi permisero di pagare, e, dopo molti «vedremo», «calcoleremo», «parleremo» e simili ciance insignificanti, mi diedero la buona notte, e verso le nove partirono. Cominciai a sospettare che vero fosse quello che Taylor detto m’aveva, andai a casa, mi misi a letto e dopo qualche ora m’addormentai. Sul piú bello del sonno una picchiata di porta mi sveglia: vo a veder chi picchiava, ed odo una voce a me nota, che diceami : — Aprite, signor Da Ponte. — Conosco ch’era un uffiziale di corte, ma, come era il solo fra tanti ch’io sapeva esser onesto, sincero e capace di caritá e di amicizia, andai sul latto ad aprirgli, e fu allor che colle lagrime agli occhi mi disse che la mattina prima delle dicci egli avrebbe undici writs contra me, che i miei creditori (dodici in tutto) gli avean promesso un bel premio, se prima delle dodici egli m’avea nella sua casa d’arresto; ma la crudeltá di que’ perfidi aveva talmente commosso il suo core, che veniva ad informarmene e a consigliarmi di lasciar Londra. Lo ringraziai quanto meritava, gli offersi alcune ghinee ch’ei (1) Mandati d’arresto.