Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. II, 1918 – BEIC 1797684.djvu/145

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E la pelle ch’ebbe Orlando, e il cavallo volator, e lo specchio e l’elmo e il brando, e l’anello e il corno ancor. E, girando intorno intorno sulle groppe a quel cavai, da quel lido u’ nasce il giorno fino al lido Occidental, oserei sfidar a guerra quanta gente scalda il sol, e del mar e della terra diventar monarca io sol. Farei dunque dal mio trono, sotto pena capitai, pubblicar, di trombe al suono, una legge universal: una legge, onde nel mondo ogni legge avesse fin, che ogni bene mette in fondo, che fa schiavo il cittadin. Giustinian, Bartolo e Baldo metterei co’ libri lor in un forno caldo caldo, senza piú tirarli fuor. I fiscali e gli avvocati nel bordel farei garrir; sol tra pazzi e disperati lasciereili ancor piatir. Glosse, Codici e Pandette, fonti eterne di question, bandirei come saette dalla mia giurisdizion.