Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. II, 1918 – BEIC 1797684.djvu/221

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c fare quelle spese necessarie, e molto piú dovendo esporsi ad un viaggio -di mare di molta entitá, ed allontanarsi grandemente dalla patria, com’è quello di venire costi. Queste sovvenzioni vengono pagate da banchieri al momento della partenza delli attori, incaricando il banchiere di pagare il danaro cautamente; come lei ne può essere piú che certo che tanto per mia parte come dell’amico Torri e del banchiere stesso sará fatto con tutta la garanzia, senza alcun dubbio che possa soffrire la perdita d’un sol quattrino.

Ella dunque faccia risolvere il suddetto impresario prontamente sulli spiegati articoli in proposito alla compagnia, ed anco per acquisto di spartiti e vestiario, cui mi propongo egualmente di farci usare delle economiche facilitazioni; e non dubiti né sulla scelta dei cantanti di prima forza e di cartello primario, né sull’integritá del mio operare, certo di comprovarle col fatto l’effetto di quanto mi sono impegnato di conseguire a favore del propostomi progetto, ed in adesione a quanto mi ha interessato il mio bravo amico signor Torri. L’impresario trarrá infallibilmente quel profitto che ora non si potrá forse neppure imaginare. Abbia la compiacenza di scrivermi sollecitamente, dirigendo la lettera qui in Bologna, ecc., dandola a quel banchiere o negoziante che fosse per transitare per l’Italia, onde io possa stabilire tutto con precisione e mettermi in stato di far partire la compagnia colla massima sollecitudine.. Colgo questa propizia occasione per protestarle la mia servitú e stima nell’atto di riverirla distintamente. Sono il di lei umilissimo e obbligatissimo servo Giacomo Montresor. Segue l’elenco della compagnia. Maestro di musica, qualora non vi sia costi. Prima donna soprano. Primo musico contralto. Primo tenore. Primo buffo comico. Primo basso cantante.

Due seconde donne, una abile anche a supplire in caso di bisogno. Secondo tenore, idem. Secondo basso, idem.