Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. II, 1918 – BEIC 1797684.djvu/235

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giá fatti, tanto per gli attori che per le comparse. Un primo violino, un oboè e un corno, se buoni, saranno utilissimi: non lasciate di portarli con voi, se siete a tempo. Angrisani piacque assai: vorrei che l’impegnaste. Anche il Bordoni ha qui molti amici, e dicono c’ha una figlia bravissima. Mi raccomandate di non istancarmi, e non c’è pericolo. Pagherei metá di quello c’ho al mondo, e quasi metá della poca vita che mi rimane, per aver qui una truppa di cantanti eccellenti. E vi giuro sull’onor mio che non avrete bisogno di sottoscriventi, se quattro, o almeno tre, sono qualche cosa di buono. Anche de’ buoni coristi son necessari. Non cessate di scrivermi: fatelo spesso, e sopra tutto quando siete vicino a partire. Se vostro figlio vuol portarmi qualche eccellente opera medica, gli sarò grato. Ma eccellente e moderna, o niente. Salutatelo per me e credetemi vostro sincero amico Lorenzo Da Ponte.

Basterá la lettura di queste lettere per chiunque è capace d’un sano criterio, basterá, dico, a fargli formare una giusta idea della lealtá, buona fede ed ardito zelo, con cui operai in quest’ardua e generalmente creduta impossibile impresa. E tale doveva credersi, non solo perché apparentemente superiore alle forze ed a’ mezzi d’un uomo al di lá dell’etá decrepita giunto e non favorito dalla fortuna, ma perché si trattava di persuadere una compagnia di cantanti e di artisti esimi (ché tali li domandai da Giacomo Montresor) a lasciare la patria e gli amici e rinunziar a guadagni ed applausi assicurati da una celebritá conosciuta, ad affrontar i rischi e gl’incomodi di un lungo passaggio di mare per venir in America. E come doveansi persuadere? al suono forse d’aurea campana, come è l’uso di fare in tutti i paesi ; come fecero a Messico, che, per una compagnia d’artisti, non uguale a quella che venne per opera mia, mandarono molte migliaia di piastre in Italia? Signori no! Fu l’aria di lealtá spirante dalle mie lettere la sola efficace susta che tanto dal Montresor quanto da’ suoi artisti ottenne l’efTetto desiderato. Mei comprovano or tutti colle piú solenni protestazioni, come, venendo in America, mcl comprovaron col fatto ; e non v’ ha un solo d’essi che non mi dica: — Le vostre lettere, signor