Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. II, 1918 – BEIC 1797684.djvu/304

Da Wikisource.

Metastasio ( Olimpiade, Demofoonte, Zenobia, Nilteti, Didone), e che dal 1808 al 1824 fu professore di armonia nel Conservatorio di Milano (Fétis, IV, 79-80; Eitner, III, 404). — Comunque, il Martin, impegnato ancora a Pietroburgo nel 1793, non potè venire a Londra se non nel corso del 1794. Circa due anni prima, vi era giunta dalla Francia la famosa cantante Anna Bosello Morichelli (I, 194), e cioè fin da quando la catastrofe del io agosto 1792 aveva fatto chiudere il teatro di Monsieur, ove appunto (come del resto ricorda anche il D. P., I, 199) ella aveva deliziato i parigini, cantando nella Nina del Paisiello (Fétis, VI, 462-3). Non contemporaneamente alla Morichelli (I, 193), ma circa due o tre anni dopo cominciò ad avere successi straordinari a Londra la celeberrima Brigida Giorgi Bandi o Banti (1756-1806): né pare che ella (mi si condoni il brutto francesismo) vi debuttasse nella Semiramide (I, 200 n), che il Fétis (II, 186) afferma essere stata scritta per lei da Francesco Bianchi (1752-1811) nel 1798; ma, al dire del medesimo autore (II, 197) nella parte di Polifonie della Merope di Sebastiano Nasolini, data in quel teatro nel 1795, e in cui era Merope la famosa cantante inglese (anch’essa ricordata dal D. P., I, 206), Elisabetta Weichsell Billington (1765-1818). Vero è che la Semiramide del Bianchi non è se non una cosa istessa con La vendetta di Nino, che il medesimo compositore aveva data al San Carlo di Napoli il 12 novembre 1790, e per l’appunto con la Banti (Florimo, IV, 204-5). I-a quale, a ogni modo, cantava ancora alla Fenice di Venezia nel carnevale del 1793 (Wiel, pp. 437-8, nn. 1077-8); onde, al piú presto, potè* giungere a Londra tra la fine del 1793 e i principi del 1794. — Ciò premesso, La capricciosa corretta (I, 196) e L’isola del piacere (I, 198) non possono essere anteriori al novembre 1793 (ritorno del D. P. a Londra), né posteriori all’agosto 1795 (data dell’anzidetta lettera al Casanova, in cui delle due opere si parla giá come d’un passato). La prima si ripeteva giá, e appunto con lá Morichelli, nell’autunno del 1795, al San Moisé di Venezia (Wiel, p. 466, n. 1138), e nella primavera del 1796 al Zagnoni di Bologna (cfr. ristampa bolognese del libretto, per le stampe del Sani), e nel 1798, sempre con la Morichelli, al Fondo di Napoli (Fiorino, IV, 360-1). La seconda opera, col titolo L’isola piacevole, venne ridata, ancora con la Morichelli, al San Moisé di Venezia, nell’autunno del 1797 (Wiel, p. 482, n. 1171). — La Merope (I, 196), di cui il D. P. non potè scrivere il libretto prima del 1794 o 1795 (e cioè prima della venuta a Londra della Banti), venne, come dice egli stesso (I, 197), musicata dal Bianchi e rappresentata assai piú tardi, e cioè nel 1799 (Fétis, 1 . c.; Eitner, 11,29).— Che sia di vero nella faccenda dellMcf e Galatea del Bianchi (I, 197), in cui pare che il D. P. volesse fare all’impresario del teatro ut;o dei suoi soliti ricatti, hon saprei dire. Secondo il F’étis (1. c.), quell’opera venne data per la prima volta a Londra, e non con la Banti, ma con la Billington, soltanto nel 1797. Effettivamente, per altro, il Bianchi ne aveva scritta la musica (su libretto di Giuseppe Foppa) fin dal 1792, pel San