Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. II, 1918 – BEIC 1797684.djvu/61

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Questa generale parzialitá accrebbe a dismisura il numero de’ miei persecutori; ed uno tra questi tentò il piú infame de’ mezzi per rovinarmi. N’ho giá narrata la storia nel primo volume della prima edizione di queste Memorie. La rinarrai in una nota per chi vorrá pigliarsi la briga di leggerla b). Non contien veramente niente di bello e di gaio; mi pare nulladimeno che possa servir d’instruzione, se non di diletto. Tutti gli intrighi però, tanto di questo vero cannibale che di molti altri suoi simili avversari miei, ridondarono alfine a mio vantaggio o a onor mio. Era agitato in que’tempi colla capitale dell’Inghilterra tutto il mondo politico per la famosa controversia allora esistente tra Carolina di Brunswick e il suo reale consorte. In quella occasione un avvocato irlandese di noto carattere avvisò di pubblicar certa sua lettera a quel re diretta, il cui principale scopo era di denigrare, calunniare e avvilire il nome e il carattere della nazione italiana.-Comparve su’ fogli pubblici quella diatriba, con tutte le solite sarcastiche osservazioni di alcuni giornalisti d’Irlanda, d’Inghilterra e d’America; ed io, come il piú vecchio italiano in questa cittá, in dover mi credei d’impugnare l’armi a difesa di quella patria, di cui con felice successo avea disseminata la lingua ed esaltate le lettere. Né fu contento il mio patrio zelo e il mio amore del vero di scrivere e di recitare a una assemblea numerosa d’intelligenti ascoltatori una orazione di difesa contro le sue calunnie e menzogne, ma la pubblicai il di medesimo colle stampe, e, per renderla a tutti comune, tradur la feci in inglese. Furono per me felici al possibile gli effetti prodotti da questo discorso. Non parlerò adesso se non d’un solo, come quello che diede cominciamento a un mio novello istituto, e una porta ampia m’aperse, per cui provveder alfine di libri italiani la cittá di New-York. Un solo di dopo la recita e la pubblicazione di quel discorso, un giovine americano venne da me e volle essere ammaestrato nella nostra favella. In tre sole lezioni potei conoscere la mali) Vedi l’Appendice prima [Ed.].