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d’uno dei mille. 61

difficile tra i vigneti. I nostri cannoni venivano dietro a stento, su certi carri dipinti d’immagini sacre, tirati da stalloni focosi, che spandevano nell’aria la grande allegria delle loro sonagliere. Ci siamo fermati a questa fattoria; una casa bianca e un pozzo, in mezzo a un oliveto. Che gioia un poco d’ombra, e che sapore il po’ di pane che ci han dato! E il Generale seduto a piè di un olivo, mangia anche lui pane e cacio, affettandone con un suo coltello, e discorrendo alla buona con quelli che ha intorno. Io lo guardo e ho il senso della grandezza antica.


Dal Feudo di Rampagallo. Sera.


Ripresa la via, dopo una buona ora di sosta, ci rimettemmo per l’immensa campagna. Non più vigneti ne olivi, ma di tratto in tratto ancora qualche campicello di fave, poi più nessuna coltura. Il sole ci pioveva addosso lique-