Pagina:Da Quarto al Faro.djvu/72

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68 noterelle

danno nulla, si stringono nelle spalle, o rispondono a cenni, a smorfie, chi capisce è bravo.

Entrai stanco in una taverna, profonda quattro o cinque scalini dalla via. V’era una brigata di amici, che mangiavano allegramente i maccheroni in certe ciotole di legno che... Eppure ne mangiai anch’io. E bevemmo e chiacchierammo, e c’eravamo dimenticati d’essere qui a questi passi, quando venne Bruzzesi delle Guide, il quale ci disse che un grosso corpo di Napoletani è a poche miglia da noi. «Meglio! — sclamò G..., — bisognerà vedere che cera ci faranno!»


Salemi. 14 Maggio.


Il Generale ha percorsa la città a cavallo. Il popolo vede lui e piglia fuoco: magìa dell’aspetto o del nome, non si conosce che lui.

Il Generale ha assunta la Dittatura in nome d’Italia e Vittorio Emanuele. Se ne parla, e