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104 v. la terra e il cielo

tutto il sistema e, al di là del centro, alla stessa distanza individua un punto chiamato equante sul quale si impernia l’orbita dei pianeti.

L’Almagesto (dall’arabo al-magistî, “la più grande”) è l’opera in cui Tolomeo espone le sue teorie astronomiche. Il vero titolo è Sintassi Matematica.

Tolomeo usa dividere il cerchio in 360 parti e, riconoscendo che le frazioni sessagesimali babilonesi sono più efficienti di quelle egizie o greche, le adotta. Divide perciò l’angolo in 60 “partes minutae primae” (minuti primi) e ogni minuto primo in 60 “partes minutae secundae” (minuti secondi). Per l’uso specifico che se ne fece, tali frazioni furono chiamate “frazioni dell’astronomo” (8d).

Schema dell'universo secondo Tolomeo.