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In monastero 79


Tutti risero; ma il signor Goli non era soddisfatto di quelle confessioni. — La maestra non confessa tutto, — disse, — c’è qualchedun altro.

— Sì, — rispose la maestra scherzando, — c’è il sindaco di Brilla, che mi fece una dichiarazione in un sonetto, a cui risposi, mandandolo a spasso con le stesse rime.

— No, — ripetè il Goli con aria maliziosa, — non si tratta d’amministrazione comunale, ma del regio esercito.

La maestra arrossì, e parve che provasse dispiacere di quell’accenno. L’anno prima, in un momento d’espansione, aveva raccontato alla signora d’un fatto occorso a Torino, quando essa faceva il corso autunnale di ginnastica alla Palestra, con molte altre maestre. Gli ufficiali d’una caserma vicina avevan preso l’abitudine di venirle a aspettare all’uscita, con tutt’altra intenzione che di condurle al municipio, e il provveditore, risaputolo, era ricorso al generale di Divisione, dietro una paroletta del quale gli ufficiali non s’eran più fatti vedere. Ma uno di essi, un bellissimo giovane, che pareva particolarmente inclinato a lei, e che, per uno strano caso, le rassomigliava tanto (in meglio, ella diceva) da parer suo fratello, le aveva fatto nel cuore una leggiera incisione, di cui non era ancora al tutto guarita.

Accortosi d’aver toccato un tasto troppo delicato, il signor Goli sviò prontamente il discorso. — Insomma, cara signorina, — ripetè in tuon di celia, — lei non andrà in America, o io non ho due occhi nel capo. Tempo un anno, e non farà più scuola.

— No, — rispose la ragazza con accento di mestizia, — la scuola è il mio destino. Solo non vorrei viver tanto da non poter più fare la maestra. Ma di questo non ho timore. Andrò diritta dalla scuola al camposanto. — E levandosi da sedere, eccitata da capo: — Ed ho anche il mio ideale, — soggiunse, — per dopo l’ultimo giorno! — E lo disse: trovarsi in un villaggio dell’Italia meridionale, o della riviera ligure, e che splendesse un bel sole: essere accompagnata da tutte le sue bambine, ma che fossero tutte allegre, con dei mazzetti di fiori, e cantassero una poesia del primo libro di lettura, insegnata da lei; esser sepolta col pacco