Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/133

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130 ricordi di parigi.


dramma Marion Delorme. Il suo nome e le sue opere sono sparsi per tutta la terra. D’un nuovo suo libro spariscono centomila esemplari in pochi giorni. I suoi lavori giovanili sono ancora ricercati oggi come quando annunziarono per la prima volta il suo nome all’Europa. Tutti i suoi cinquanta volumi sono pieni di gioventù e di vita come se fossero venuti alla luce, tutti insieme, pochi anni sono. La vita di quest’uomo è stata una guerra continua: una guerra letteraria, prima, bandita dal teatro; una guerra politica, dopo, rotta nelle assemblee e proseguita in esilio: l’una contro il classicismo, l’altra contro un’imperatore; tutt’e due vinte da lui. Nessun altro scrittore del suo tempo fu più di lui combattuto, e nessun altro sedette, vecchio, sopra un più alto piedestallo di spoglie nemiche. Falangi d’avversarii furiosi gli attraversarono la strada; — egli passò e quelli disparvero. I suoi grandi rivali discesero l’un dopo l’altro nel sepolcro, sotto i suoi occhi. Una serie di sventure tragiche disperse la