Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/221

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218 ricordi di parigi.


direzione, il raggio della fiammella, e come luccicano, in un angolo oscuro, le gambe d’una seggiola e i cardini d’una porta. Dalla descrizione d’una bottega ci fa capire che è sonato da poco mezzogiorno, o che manca un’ora circa al tramonto. Nota tutte le ombre, tutte le macchie di sole, tutte le sfumature di colore che si succedono d’ora in ora sulla parete, e rende ogni cosa con una così meravigliosa evidenza, che cinque anni dopo la lettura, ci ricorderemo dell’apparenza che presentava una tappezzeria, verso le cinque di sera, quando le tendine della finestra erano calate, e dell’azione che esercitava quella apparenza sull’animo d’un personaggio ch’era seduto in un angolo di quella stanza. Non dimentica nulla, e dà vita ad ogni cosa, e non c’è cosa dinanzi a cui il suo pennello onnipotente s’arresti; i mucchi di biancheria sudicia, i vomiti dei briachi, la carne fradicia, i cadaveri disfatti. Ci fa uscire col mal di capo dall’alcova profumata di Renée, e ci fa stare un’ora