Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/234

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emilio zola. 231


flagellati si sentirono riaprire le ferite antiche con uno spasimo non mai provato. Compiendo quest’ufficio, si è forse spinto qualche, volta di là dall’arte; ma aperse all’arte nuovi spiragli, per cui si vedono nuovi orizzonti, e insegnò colori, colpi di scalpello, sfumature, forme, mezzi d’ogni natura, da cui potranno trarre un vantaggio immenso altri mille ingegni, benché avviati, per un’altra strada, ad una meta affatto diversa. E non c’è da temere che derivi da lui una scuola eccessiva e funesta, poiché la facoltà descrittiva, che è la sua dominante, non può arrivare più in là sulla via che egli percorre, il culto della verità nuda avere un sacerdote più intrepido e più fedele. Gli imitatori cadranno miserabilmente sulle sue orme, sfiancati, ed egli rimarrà solo dov’è giunto sull’ultimo confine dell’arte sua, ritto a filo sopra un precipizio, nel quale chi vorrà passargli innanzi a ogni costo, cadrà a capofitto. Ma non si può pronunciare su di lui, per ora, l’ultimo giudizio. Non ha che trentasette anni, è ancora nel fiore della sua gio-