Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/240

Da Wikisource.

emilio zola. 237


contro quell’ «orrore.» Allora fu pubblicato tutto intero in un giornale letterario, e prima che fosse finito cominciarono quelle calde polemiche, che divennero ardenti dopo la pubblicazione del volume, e che saranno ricordate sempre come una delle più furiose battaglie letterarie dei tempi presenti. Queste polemiche diedero un impulso potente al successo del romanzo. Fu un successo strepitoso, enorme, incredibile. Erano anni che non s’era più sentito, a proposito d’un libro, un fracasso di quella fatta. Per lungo tempo tutta Parigi non parlò d’altro che dell’Assommoir lo si sentiva discutere ad alta voce nei caffè, nei teatri, nei club, nei gabinetti di lettura, persino nelle botteghe; e c’erano gli ammiratori fanatici, ma erano assai di più gli avversari acerrimi. La brutalità inaudita di quel romanzo parve una provocazione, una ceffata a Parigi, una calunnia contro il popolo francese; e si chiamava il libro una «sudicieria da prendere colle molle», un «aborto mostruoso,» un’ «azione da galera.»