Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/28

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il primo giorno a parigi 25


mento. È l’amor proprio ferito in un’altra gloria, che s’afferra tutto alla gloria presente, per compensarsi della passata; ed esalta con tutte le sue forze il primato che le rimane, per gettare l’oscurità su quello, in fondo al cuore forse più caro, che ha perduto. È nondimeno prodigioso il vedere questa città, che parve un giorno caduta in fondo, sotto il peso di tutte le maledizioni di Dio, dopo sette anni, così splendida, così superba, così piena di sangue, d’oro e di gloria! E si prova un sentimento inaspettato arrivandoci. S’era partiti per l’Esposizione; era lo scopo, la prima cosa. Appena arrivati, diventa l’ultima. Parigi che l'ha fatta, l’ammazza. Si pensa, sì, che c’è laggiù, in fondo alla grande città, uno smisurato palazzo posticcio che contiene molte bellissime cose; ma ci si pensa quasi con dispetto, come a un importuno che voglia contendervi e turbarvi il godimento di Parigi. Il primo giorno, l’immagine delle Torri del Trocadero m’era odiosa. Così al Campo di Marte, estatici davanti a una