Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/322

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parigi. 319


una isoletta in mezzo a quel mare turbolento! Che care accoglienze vi ricevete, che schietta giovialità trovate a quella mensa signorilmente modesta, e come vi riposa il vostro spirito! Parigi stessa vi offre mille scampi ai suoi pericoli e mille rimedi alle sue febbri. Dopo le notti ardenti vi slanciate con un piacere inesprimibile a traverso ai suoi bellissimi boschi, per i sobborghi ridenti della Senna, dove trovate l’ allegria delle feste campagnole, e nei suoi vasti giardini, in mezzo a un formicolìo immenso di fanciulli, o per una di quelle sue avenues enormi e solitarie, in cui il cuore e il pensiero s’allargano, e l’immagine trista della Babilonia dei boulevard vi appare infinitamente lontana. E per tutto trovate un popolo che più si studia, più rivela dei difetti; ma in cui ogni difetto ha per riscontro una qualità ammirabile. È un popolo frivolo, ma in cui una parola nobile e risoluta trova sempre un eco. C’è sempre una via aperta e sicura per arrivare al suo cuore. Non c’è alto sentimento