Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/333

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330 ricordi di parigi.


volta al tumulto lontano di Parigi con uno struggimento inesprimibile di desiderio e d’invidia. E dal fondo del vagone, al buio, rivedete la città come l’avete vista una bella mattina di luglio da una torre di Nôtre Dame: attraversata dall’enorme arco azzurro della Senna, coi suoi lontani orizzonti violacei, immensa e fumante, nel punto in cui dalla piazza sottoposta i tamburi d’un reggimento vi mandavano su un eco della battaglia di Magenta. Oh! bella e tremenda peccatrice — esclamate allora — io t’assolvo, e a rischio della dannazione dell’anima, t’amo!




fine.