Pagina:De Joinville, Galvani - La sesta crociata - 1872.djvu/38

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xxxviii lezione preliminare.

alterava l’usanza , e se ne israarriva l’origine e il procedimento.

Seguitando le nostre indagini avremo ragione della voce Sire pensando che in lingua d’oil Sires fu nominativo contratto della voce signor, e che però vi si diceva il sire, del signor, al signor ecc. talché il dire del sire, al sire ecc. è confusione posteriore fatta dopo che si scordarono le vere cagioni delle varie desinenze, e si crearono due voci di quella che prima era una sola. Similmente sapremo perchè si trovi scritto sarto e sartore, solo che osserviamo come in lingua d’oc nel nominativo si dicesse sartre (sarto), e nei casi obliqui sartor (sartore), talché la voce vi si declinava: il sarto, del sartore, al sartore ecc. Nè diversamente dal latino latro, latronis ne uscirono due parole secondo che si ricalcarono o sul soggetto o sui regimi, le quali poi furono, colla ferma adozione degli articoli prepositivi, confuse in seguito: infatti come li lerres per gli Oytani, ed el laire per gli Occitani erano soltanto nominativi, e larron o lairon erano unicamente regimi, così per noi ladro avrebbe dovuto essere pure soggetto, e ladrone avrebbe dovuto indistintamente servire per gli altri casi. Altrettanto dicasi di compagno che solo nei casi obliqui facea compagnone; e di sabbione, il quale non è un accrescitivo del femminino positivo sabbia, ma è sablon regime del soggetto maschile oytano li sables, od il sabbio.

E per tali minute avvertenze possiamo noi solamente risalire alla vera origine delle differenti