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tica Africana, ed indagare i fini, che il Governo nostro si propone di conseguire, nella futura guerra di Africa. Posso però prevedere sin da ora, e credo che ogni uomo di buon senno sia del mio avviso, che si farà o una guerra di conquista, per occupare almeno Keren, o una mera guerra di riscossa.

Nel primo caso mi pare che il mio opuscolo possa riuscire utile, col dimostrare la grande convenienza di occupare Sciotel, che è a sole sei ore da Keren, ed è fertile, ubertoso, salubre, attissimo ad essere colonizzato da italiani.

Nella seconda ipotesi poi credo che il mio lavoro, pei documenti che contiene, debba riuscire ancora più utile; poichè è certo che noi non potremo vivere nello stato di perpetua guerra con gli Abissini, e, presto o tardi, è necessario concordare con essi un modus vivendi. Quindi il nostro Governo, convinto della convenienza di occupare Sciotel, avrà da me i documenti necessari per sostenere i nostri diritti su quella regione innanzi all’Abissinia, che per il trattato di Hewet è sottentrata allo Egitto.

Per me è indifferente che si avveri l’una o l’altra delle due ipotesi; però il mio orgoglio d’italiano mi fa desiderare ardentemente che si avveri la prima anzichè la seconda; ma, ammesso pure che i nostri non occuperanno Keren, se si verrà a patti con l’Abissinia sostenendo i nostri diritti su Scio-