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cerò. Ma quello che scrissi è ciò che si pensa da quella grande maggioranza di popolo e di borghesia che paga o che si batte, e che alle volte si batte e paga insieme.

Quest’anima della nazione, persuadetevene, al di sopra dei sogni coloniali mette l’integrità geografica-politica del proprio paese e il ristauro del proprio bilancio.

I viaggiatori facciano PER ORA altre vie, i colonizzatori studiino PER ORA altre contrade che non sono quelle discusse e contrastate oggi dalla nostra politica africana. Così pur facendo del bene alla scienza ed alla floridezza della patria non comprometteranno mai neppure indirettamente della patria le sorti supreme.

Vi riverisco devotamente e con ammirazione mi professo, signor ingegnere de Lorenzo

vostro


IL PROGETTO DI COLONIZZAZIONE

Pubblicammo una lettera di Augusto Franzoi all’architetto signor F. de Lorenzo su di un progetto di colonizzazione nel Mar Rosso. Ora il signor de Lorenzo c’invita a pubblicare la seguente lettera in risposta a quella del Franzoi:

  1. Roma. Napoli 23 Giugno 1887. Anno XXVI. N. 174.