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raggiunse per pagargli il tributo, e si calcola che gli abbia portato per 2 milioni di lire. Dopo di che il Negus e Menilek riuniti continuarono le razzie nel resto del paese, verso il basso, che era rimasto immune.

Fu sul finire di gennaio che incominciarono le razzie, prendendo di mira specialmente il Danè, il cui governatore Mohamed Hanki è sempre quello, che si mostra più tenace nelle rivolte, come già fu accennato. Gli atti di crudeltà compiuti da re Giovanni in queste scorrerie, sono letteralmente inauditi: in un giorno solo fece uccidere oltre a 600 prigionieri fatti nel Danè, mentre pochi giorni prima, instigato dai preti, aveva fatto uccidere 200 dei suoi soldati stessi perchè avevano mangiato carne in un giorno di venerdì, giorno di digiuno; ed egli stesso, il Negus, diede l’esempio uccidendone 6 col suo revolver.

Sino a quest’epoca il Danè è stato uno dei paesi più belli, più industriosi e più commerciali dell’Abissinia: è al Danè che andavano più volentieri i Danakil col sale, perchè le strade sono buone, perchè vi erano protetti, perchè trovavano in abbondanza tessuti con cui barattare il loro sale, tessuti lavorati come non si lavorano in nessun altro paese è al Danè che andavano di preferenza tutti i piccoli negozianti musulmani che facevano il traffico colla costa, perchè Mohamed Hanki, per quanto l’avessero bat-