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giacchè il Governatore si era recato al campo di re Giovanni a fare atto di sottomissione, portando regalo di buoi, miele e denaro, e ricevendone in ricambio la promessa che il suo paese sarebbe stato rispettato: qui dunque si viveva relativamente tranquilli ed alquanto fiduciosi, ma non ostante era per tutto un assembramento di donne, i pochi uomini stavano armati alla vedetta sulle cime più alte, oppure affannati correvano qua e là a portare ordini, a raccogliere notizie.

Avevo appena finito di rifocillarmi alquanto e stavo discorrendo con alcune donne sulle loro speranze e sui loro timori, quando l’allarme delle vedette mise sossopra tutta la popolazione: allora e poi, ripensando all’impressione di quel momento, mi corse sempre alla mente la descrizione, che Dante ne fa dell’inferno — urla, strida, pianti ed alti guai risuonaron per l’aer — fu una scena straziante da sgomentare i più indifferenti: in un attimo tutti avevano caricate le loro robe e masserizie già pronte, chi sugli asini, chi sui muli, e più generalmente erano le donne, che portavano ogni cosa sul groppone, come è costume del paese, curve sotto all’insolito peso: per tutto un chiamarsi reciproco delle madri e dei figli, un affaccendarsi degli uomini in cerca delle mogli; altri a cavallo che fuggivano a precipizio, altri a sollecitare e stimolare alla cor-