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che vegliano alla sicurezza della comunità. Entrati che fummo, ci vennero d’attorno molti fanciulletti ignudi per vedere il bianco signore della lunga barba, mentre sulle porte delle capanne si affacciavano per lo stesso oggetto e donne e ragazze, non meno curiose delle altre figlie di Eva. Fra esse alcune erano vestite, o meglio svestite, con una cintura, guarnita di lacinie di cuoio pendenti ed ornata di conchiglie, il qual costume, per lo passato assai generale, tende ora a scomparire, imperocchè incominciano ad adottare le mode di Moncullo.

Mi si presentò dinanzi, appena arrivato, il capo del villaggio, simpatico giovane dalla fisonomia affabile e dignitosa, e fattomi il saluto di uso, mi assegnò un posto ove potessi pernottare con la mia gente. Prese poscia un gran vaso pieno di latte, e bevutone un sorso per mostrare che non ricettava nascosto veleno, me lo porse, ed io libai accennando di aggradire la cortesia. Per altro, ancorchè il latte fosse eccellente, lo tracannai con ritrosia, giacchè il vaso in cui mi era offerto, contesto non so se di palma o di giunco, era internamente spalmato di sterco bovino, forse per renderlo stagno. In appresso entrarono successivamente nel villaggio gli armenti reduci dal pascolo, ricchi di ben 300 capi di bestiame, non compreso un certo numero di capre. I pastori si misero allora a mungere le vacche e ad abbe-