Pagina:De Lorenzo - Sciotel - Vicende della colonia del Padre Stella e progetto per restaurarla, Napoli 1887.pdf/254

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mento richiede molta spesa, la morte degli struzzi arreca all’allevatore un danno notevolissimo, per il prezzo altissimo di essi: presi cioè uno per l’altro, giovani e vecchi, hanno un valore di circa f. 750, e gli adulti di più di tre anni valgono circa f. 1500.

Nelle terre che saranno da noi occupate, non è così; ivi lo struzzo costa poco o nulla, ed il Sapeto, che era un povero missionario, ne ebbe dodici ed anche quindici in una volta; e la ragione del valore infimo dello struzzo in quelle regioni, si è perchè quivi esso indigeno e cova le uova, benchè non sempre; ed allo stato selvatico è così numeroso che gli si dà la caccia.

«Lo struzzo; dice il Sapeto; produce una sola volta all’anno; e cova (non però sempre, una ventina d’uova del peso di 432 dramme; ch’egli vien facendo in luoghi appartati; in mezzo alla sabbia bollente, e al ridosso dei venti infesti..... Niente meglio si alleva dello struzzo; ed io n’ebbi da 12 a 15 ad un tempo; comprati piccoli e cresciuti in casa. Mangian di tutto; foglie carnose, tralci, viticci ecc. e con tanta rapacità che non si potrebbe dire. La carne è eccellente e nel sapore somiglia a quella del tacchino 1. Tutti gli struzzi maschi, dopo la muda, hanno 40 dramme di pennacchi bianchi, ma soltanto tredici penne sono mara-

  1. Sapeto, op. cit. pag. 296.