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Cairo, per farne spedizione, tanto il commercio moderno è uguale all’antico. 1

Ed in fatto, egli che studiò a fondo quelle regioni ed i bisogni di quei popoli, consiglia d’importare tele gregge d’Egitto, calicot e mussolina in poca quantità, fazzoletti d’indiana, sciabole prussiane a due tagli (queste no, perchè non dobbiamo fornire le armi ai nostri probabili nemici) conterie di Venezia, braccialetti di vetro, di ferro, di ottone, alcun poco di marrocchino ecc. ecc. 2

Circa poi la ricchezza del commercio interno dell’Africa, che noi dovremo fare di tutto per richiamarlo a noi, nei Bogos, dà le seguenti preziosissime notizie.

«L’Ennarea ed il Caffa sono la patria del Caffè, che è migliore del Moka, se si usassero più cautele nel raccoglierlo e nella maniera di riporlo e trasportarlo in otri netti dalle sugne e dai zibetti. A Ennarea e nei paesi Galla è a prezzo così vile, che viene venduto gli 60 Kilo lo scudo. In quei paesi meridionali.abbonda pure il muschio-zibetto, e tutte le famiglie hanno il Gatto (in Amahregna Ankesò) di questo nome, addomesticato, e da cui, nelle parti calorose raschiano l’ontume odoroso, che sogliono vendere le 60 dramme lo scudo. Molte sono le mandre degli armenti, e la specie bovina è di aitan-

  1. Sapeto, op. cit. p. 59.
  2.       »       »    »    »   374.