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un mezzo secolo, ma i suoi consigli si possono seguire ciecamente, senza tema di errare. Poichè, come egli osservò che il commercio dei suoi tempi era affatto simile al più vetusto commercio abissino, osservo anche io che il commercio odierno è, sù per giù, identico a quello studiato ed additato dal Sapeto.

5. Per confermare quanto io dico non so far di meglio che riportare per intero quel tratto della relazione officiale del nostro Governo che si occupa del commercio di Massaua. Lo riporto per intero perchè in esso ci sono delle notizie e dei consigli veramente preziosi, e dei quali possono far tesoro e la nostra Società ed i commercianti italiani.

«Col possesso e col protettorato di tutta la costa, da Massaua ad Assab, sono in nostra mano gli sbocchi che possono avere sull’Eritreo i prodotti dell’Etiopia specialmente settentrionale e della parte meridionale del Sudan.

Il principale genere d’importazione a Massaua è costituito dai tessuti e filati di cotone, che vengono dall’India e dall’Inghilterra. La maggior parte dei tessuti si dirige al Sudan; pochissimi prendono la via d’Abissinia, ove si smercia di preferenza il cotone filato rosso per tessere una larga striscia che adorna gli sciamma, il classico manto portato dagli Abissini a qualunque condizione appartengano.