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il quale adoperava ogni sua possa per distruggere il povero Stella e la colonia Italiana.

Sentite ciò che dice l’Issel:

«È una storia lamentevole quella dello Stella. L’influenza che egli avea acquistata coll’abnegazione e il sacrifizio gli valse fiere rivalità ed inimicizie; e nei suoi ultimi giorni, invece di cogliere il guiderdone dovuto alle sue fatiche, si vide fatto segno alla calunnia ed alla persecuzione, fu bandito dal paese che avea tanto beneficato.

Uno degli avversarii del povero Lazzarista, quegli che gli mosse più aspra guerra. fu, mi spiace doverlo dire, un uomo che porta un nome onorato fra i cultori delle scienze geografiche, Werner Munzinger. Io ne fui consapevole solamente dopo il mio ritorno in patria, quando conobbi i documenti, raccolti con scrupolosa diligenza dai miei compagni, sulla vita dello Stella e sulle vicende della colonia italiana da lui fondata 1.

4. «E la nascente colonia italiana? Che ne avvenne? A tale interrogazione, che i lettori stanno per muovermi, risponderò che essa finì dopo vita brevissima e tribolata.

La piccola falange, di ben 30 persone, che avea messo mano nel 1867 ai primi lavori di costruzione e di coltivazione nel territorio di Sciotel, conceduto al padre Stella dal governatore dell’Amasen, si vide ben presto ri-

  1. Issel op. cit. pag. 112.