Pagina:De Lorenzo - Sciotel - Vicende della colonia del Padre Stella e progetto per restaurarla, Napoli 1887.pdf/67

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la spesa del mio progetto non era a carico del Kedivè, ma dei proprietari; egli non dovea fare di suo conto altro che l’arco trionfale e la Piazza, se pure volea costruirli.

Partito l’Aghemo presentai quattro petizioni a sua Altezza, ma nessuna pervenne nelle sue mani, perchè le persone che lo attorniavano ubbidavano ad una rigorosa consegna.

Allora, esasperato, tentai un’ultimo passo, ed un giorno, non ostante il cordone, due mie lettere volano verso la carrozza del Kedivè; ma, sfortunatamente nessuna perviene a S. A. perchè cadono ai lati della carrozza. Venni arrestato, ma rilasciato in libertà dopo mezz’ora, e per ordine del Kedivè stesso; però del mio progetto egli non seppe mai niente, perchè tutte le mie petizioni venivano intercettate!

6. Per far vedere poi come le lodi, che da tutti si facevano ad esso, non erano simulate, ma schiettissime; per far vedere che veramente era grandioso ed utile, anzi necessario; per far vedere le vere cagioni percui non fu allora accolto, dirò che esso fu messo in opera, ma da altri, quattordici anni dopo, e precisamente quando già i varii proprietarii aveano costruite le loro case. Leggete:

«Il Clot Bey sta trasformandosi. Sembra che il bellissimo progetto del nostro Ingegnere De Lorenzo, quello cioè di fiancheggiare